giovedì 23 ottobre 2008

DIFESA DELL'ISTRUZIONE E MANGANELLI

Buongiorno, come ho detto ieri rieccomi... facendo zapping ieri sera ho visto un edificante esempio su Matrix di come i nostri politici intendono la scuola in Italia. Premetto che l'ho visto una parte, ma mi è bastata. C'era Bocchino, l'ultima invenzione di Berlusconi dopo Alfano, che oltre che dire immense stronzate è antipatico quanto Alfano e Silvio messi insieme. C'era un'insegnante precaria che ha detto sacrosante verità fino a quando non è caduta nella trappola, inventata prima di lei da questi Maghi dell'imbonimento di massa che ci governano, di dire che vorrebbe il suo sporco salario per mandare avanti l'economia, c'era un neo laureato che si era preso degli appunti e non ha capito che "non devi interrompere il solone che parla!". Spacchettamenti di problematiche e meritocrazia sono gli ingredienti di una ricetta che, probabilmente nel principio è giusta, ma che come al solito, colpisce sempre nel mucchio e i benestanti, i politici e i legislatori nel mucchio non ci sono mai. Io sono stato 11 anni nella scuola come genitore e so come funziona, i soldi non ci sono mai, i progetti sono sempre finanziati con sponsor esterni perchè se si vuole integrare la formazione le ore non bastano e non ci sono risorse dell'Istituto. I servizi di base, quali manutenzione, pulizia, accompagnare i bambini allo scuolabus sono affidati ad esterni perchè la scuola non ha fondi e poi si pensa di pagare le ore in più del Maestro Unico con il fondo d'istituto! Si assume di poter mettere 35 bambini per aula/insegnante senza considerare che il 90% dell'edilizia scolastica è in condizioni da terzo mondo: cari amministratori che mandate i vostri figli nelle scuole private non sapete di cosa parlate. Oltretutto l'insegnante unico che deve gestire tutto questo è anche resposabile in sede civile dei ragazzi che gli sono affidati. Si parla dei famigerati tre mesi di vacanza: allora sappiate che un insegnante è comunque in servizio sia nel mese di luglio che tutto il mese di settembre, basta che la politica o il minstro allunghi il calendario delle lezioni ed è fatta: l'insegnante è uguale ad ogni altro dipendente. Magari uguale ad un passacarte parlamentare che però risuote dieci volte tanto. Questo i genitori demagogici non lo sanno, questo i governanti invece lo sanno bene ma pensate per le compagnie telefoniche, per la spesa delle vacanze per il rito degli esodi e controesodi cosa vorrebbe dire tenere i figli a scuola tutto il mese di luglio e tutto il mese di settembre! Allora io penso che va bene razionalizzare la spesa, posso anche essere d'accordo che siamo in presenza di situazioni che rendono la scuola un ammortizzatore sociale. Ma perchè ci devono sempre rimettere i ragazzi e la loro possibilità di affrancarsi da situazioni ambientali del cazzo con l'istruzione e la cultura? A questo punto incollerò un estratto di un discorso di Piero Calamandrei che ho preso in prestito dal blog di Grillo, il quale potrà anche essere antipatico opportunista e quant'altro però ci fa riflettere e se non volete andarci ve lo faccio leggere io:
"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di previlegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi,come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola previlegiata.Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico." Piero Calamandrei - Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, a Roma l’11 febbraio 1950
meditate gente, meditate
saluti dal vostro Ghesio di Quartiere

mercoledì 22 ottobre 2008

Ecce homo...

... oggi ha svelato il suo vero volto. Il salvatore della patria oggi ha detto che NON TOLLERERA' le occupazioni delle scuole per non ledere i diritti di chi vuole studiare...
Ciao a chi legge, sono tornato a scrivere sulla cipolla dopo tanto tempo, un pò per lavoro un pò per stanchezza psico-fisica e un pò anche perchè mi viene sempre di parlare di politica, ma quando mi metto a scrivere penso se sono o no nella posizione di poter dire quello che mi esce dalla tastiera. Ho deciso comunque di scrivere, almeno mi aiuta a stemperare...
capisco chi dice di volersene fregare della politica e delle cose che essa influenza nel nostro quotidiano: io non riesco più a fare un pensiero tranquillo, se penso all'equità fiscale e agli obblighi ai quali sono sottoposto mi viene sempre in mente qualcuno che non ottempera e mi governa; se penso alla scuola, al diritto di avere una cultura, al fatto che la cultura da sola è quella che ci salverà dall'autodistruzione vedo gente che ci vuole tenere nell'ignoranza, intesa come non conoscenza, come non discernimento di quello che è bene da quello che non lo è; non sapere, non rispettare, non esercitare il cervello (muscolo che ha bisogno di allenamento tanto quanto i bicipiti da usare nei pestaggi dei neri per le strade) ci porterà in un mondo di apatia, fatto di gadget inutili e costosi ma che mandano avanti il PIL. La cultura ed il sapere ci permetterebbero di vivere in armonia, di accettare la persona che ti passa accanto senza averne automaticamente paura. Ci permetterebbe di vivere fuori dalle prigioni che sono diventate le nostre case, recinzioni di terrore che non ci difendono dall'esterno ma ci consentono di sopravvirere a noi stessi e alla nostra paura. Castelli ieri sera ha detto che la paura non è un invenzione del governo, la paura esiste perchè è umana ed essa ci stimola ad andare avanti: parole sacrosante ma dal punto di vista totalmente distorto. Questa gente ci stimola ad avere paura e ci toglie gli strumenti per affrontarla e capirla, sopra questa paura poi costruisce la propria fortuna sia economica che personale. Allora via alle legislazioni speciali, ai sindaci sceriffi, ai vigili urbani armati per pestare le prostitute o i neri ma non vedere chi li sfrutta, ad un uomo che ci fa fare una tale figura di merda in tutto il mondo, in modo tale che il mondo stesso ha rinunciato a comprenderci. Non è possibile per nessuno, infatti, capire come possiamo essere così ciechi, e non vale il discorso di dire che noi a casa nostra facciamo come ci pare, perchè poi quando abbiamo bisogno degli altri ci mandano in culo... Vedi? Ho saltato dal palo alla frasca e al fosso, ammesso che tu sia arrivato fin qui a leggere; penso di aver scritto una accozzaglia di concetti inestricabile e mi piacerebbe saper scrivere come i grandi commentatori che pubblicano sui giornali, ma a scuola ero una testa di cazzo e quel poco di coscienza che mi sono fatta la devo ad amici che comunque mi hanno aiutato a crescere fino ad ora...
bene adesso basta per oggi, lo considero un sommario, proverò ad essere un pò più chiaro prossimamente, e voglio parlare, anche se ad un foglio elettronico, perchè S. ha detto che dobbiamo fare il callo perchè nei prossimi quattro o cinque anni non recederà di un millimetro e dopo sarà il presidente di tutti gli Italiani, ve lo immaginate?

saluti dal vostro Ghesio di quartiere